Alla fine della Seconda guerra mondiale, mentre tutta l'Italia, grazie all'esercito Anglo-Americano, veniva liberata dall'occupazione nazista, a Trieste e nell'Istria (sino ad allora territorio italiano) si è vissuto l'inizio di una tragedia: 350.000 italiani abitanti dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia dovettero scappare ed abbandonare la loro terra, le case, il lavoro, gli amici e gli affetti incalzati dalle bande armate jugoslave,guidate dal maresciallo Tito.
Decine di migliaia
furono uccisi nelle Foibe o nei campi di concentramento titini. La loro colpa
era di essere italiani e di non voler cadere sotto un regime comunista.
Solo nell'ottobre del 1954 l'Italia prese il pieno controllo
di Trieste, lasciando l'Istria all'amministrazione jugoslava.
E solo nel 1975, con il Trattato di Osimo, l'Italia rinunciò
definitivamente, e senza alcuna contropartita, ad ogni pretesa su parte
dell'Istria, terra italiana sin da quando era provincia dell'Impero romano.
Cito da: leganazionale.it
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