Vi propongo qui di seguito il discorso della Littizzetto, tenuto giovedì 20 febbraio, durante la terza serata del Festival di Sanremo. Ha destato subito la mia attenzione l'ascoltare questo semplice discorso ma allo stesso tempo toccante e significativo perchè dovrebbe indurre a far e a farci riflettere tutti sull'importanza della diversità che non deve destare spavento bensì ammirazione perchè se c'è una cosa certa è che nessuno stabilisce cosa o chi sia a stabilire la "normalità"!
"Ognuno è bello a modo suo.
La bellezza è altro. La cosa
bella è che siamo tutti diversi, a volte drammaticamente o esageratamente.
L’essere uguali è il nazismo che ammazza i deboli e i diversi.
Sai chi è bellissima?
Gillian, la modella che sta sulla
sedia a rotelle.
Un figo è Alex Zanardi, che se cammina scalzo non si prende
il raffreddore.
Lucia Annibali, che è ripartita dopo che è stata sfregiata
con l’acido dal fidanzato.
La bellezza è Seb, un bambino down di cinque anni che fa il
modello.
Sono persone che hanno diritto di vedersi rappresentati anche da noi.
In Italia, se un ministro ha la pelle scura le tirano le banane.
Quanto ci
vorrà per vedere un bambino down nella pubblicità, che ne so, della
Nutella?Barilla, un bambino down nella famiglia tradizionale, quando glielo
metti?
I genitori si difendono, davanti all’handicap, dicendo che i
bambini sono troppo piccoli per capirlo.
La verità è che più sono piccoli, più
è facile non far caso al diverso.
Per fare la televisione non ci vogliono due braccia. Le
tette grandi rientrano nella bellezza, un braccio invece di due no. Quando
arriva una al grande fratello che ha due boiler al posto delle tette, tutto ok,
ma se c’è una donna con un braccio solo non si sa cosa dire.
Mamma, spiegagli perché ha un braccio solo, perché ha la
sedia a rotelle.
Altrimenti, se gli facciamo credere la vita come un cartone
animato, non stupiamoci se quando da grande vede un ubriaco, gli dà fuoco.
I fiammiferi glieli abbiamo dati noi".
(Luciana Littizzetto)
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