martedì 31 dicembre 2013

"L'anno nuovo"-auguri per un felice anno nuovo in poesia!

                                 Vi propongo qui di seguito una filastrocca di Gianni Rodari
                                  per augurare a tutti voi un felice anno nuovo:



"L'anno nuovo"

Indovinami, indovino,

tu che leggi nel destino:

l’anno nuovo come sarà?

Bello, brutto o metà e metà?

Trovo stampato nei miei libroni

che avrà di certo quattro stagioni,

dodici mesi, ciascuno al suo posto,

un carnevale e un ferragosto,

e il giorno dopo il lunedì

sarà sempre un martedì.

Di più per ora scritto non trovo

nel destino dell’anno nuovo:

per il resto anche quest’anno

sarà come gli uomini lo faranno!

domenica 29 dicembre 2013

"Grazie, permesso e scusa"-le parole chiave per un giusto modello di famiglia!

"Grazie, permesso e scusa" ; queste le tre parole chiave per vivere in pace e gioia in famiglia.

Quando in una famiglia non si è invadente, si chiede "permesso"; quando in una famiglia non si è egoista, si impara a dire grazie! E quando in una famiglia, uno se ne accorge che ha fatto una cosa brutta e sa chiedere scusa, in quella famiglia c'è pace e c'è gioia! "- queste le parole pronunciate da Papa Francesco, oggi, 29 Dicembre, in ricorrenza della festa della Santa famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, indetta con l'obiettivo di conferire un esempio a tutte le famiglie cristiane, che avrebbero potuto guardare con orgoglio al nucleo famigliare di Cristo, caratterizzato da tutte le normali problematiche che qualunque famiglia si trovi a dover affrontare.

Ma la famiglia, (cristiana e non)pur essendo il primo ambiente in cui inizia lo sviluppo umano, oggi
sta vivendo una grave fase di crisi.
La crisi può essere intesa come la paura di mettere al mondo un figlio,che dovrebbe essere accolto con tanto amore e gioia come per la famiglia di Nazareth; crisi riscontrata nell'amore, non più vissuto come sentimento che si dona reciprocamente, ma come qualcosa di materiale, una semplice ricerca del piacere personale ed egoistico; infine crisi nella fede della coppia.
Inoltre sono soprattutto cambiati i rapporti reciproci fra i vari membri e il modo di "stare insieme".
Sembra quasi che nelle famiglie moderne non ci sia più tempo e modo per il dialogo, per potersi raccontare e per poter comunicare le proprie emozioni, i propri stati d'animo, i propri problemi, di ciascun membro della famiglia, specialmente i figli. Sono soprattutto loro a risentire dell'assenza delle figure genitoriali dentro le mura domestiche, in quanto i genitori sempre di più prediligono la loro autoaffermazione a danno dell'affetto e dell' amore per i loro figli, che si rifugiano nei mondi virtuali dei videogiochi.
Sembra quasi scomparire il piacevole ritrovarsi attorno alla tavola durante i pasti; si preferisce vedere la tv o messaggiare con l'ultimo modello di cellulare super tecnologico anziché scambiare quattro chiacchiere con i propri genitori, sorelle/fratelli, nonni...
Stanno scomparendo i valori che hanno fatto sì che la famiglia di Nazareth potesse essere vista come il modello di famiglia da imitare: la fedeltà, l'amore e la completa dedizione agli altri.
 Perché è nella famiglia, prima che nella scuola, che si formano le generazioni future, le "Maria" e i  "Giuseppe" del domani!


fonte:Adele Carimico

venerdì 27 dicembre 2013

"Filastrocca della tombola"..come trascorrere,in modo divertente ed istruttivo,le feste!

Vi propongo,qui di seguito,una sfiziosa filastrocca della tombola,noto gioco da tavolo che allieta, grandi e piccini,durante le festività natalizie..ma questa filastrocca ha un valore in più.. riscoprire l'importanza della lettura!



Gira gira il bussolotto,
pesca in mezzo e pure sotto,
ma a sorpresa, sul più bello,
spunta un libro dal cestello!...
E' una tombola speciale
che fa leggere e giocare
senza numeri a decine,
ma con tante copertine!
La cartella scelgo a razz
con l'aiuto dei Mostràz
e magari in modo strambo
riesco a fare pure l'ambo!
D'improvviso con Crictor
d'un gran terno sono l'autor
ma poi insieme ai Lupi blù.
la quaterna, oibò, fai tu!
Con Olivia e il suo segreto
la quintina è già qui dietro
e improvviso, non è un bluff,
la mia tombola fa Puff!
Ma che attesa trepidante,
le cartelle sono tante,
e aspettando l'estrazione
leggo libri a profusione!


sabato 21 dicembre 2013

Il Circle time..raccontarsi in cerchio!

Il circle time è un metodo di lavoro, ideato dalla Psicologia Umanistica negli anni' 70, con lo scopo di proporre sia per le classi delle scuole che per tutti i gruppi che abbiano uno scopo comune, uno strumento efficace per aumentare la vicinanza emotiva e per risolvere i conflitti.
Tale strumento è un gruppo di discussione su argomenti di diversa natura, con lo scopo principale di
migliorare la comunicazione a far acquisire ai partecipanti le principali abilità comunicative.

Gli obiettivi del circle time sono :riconoscere e gestire le proprie emozioni;riconoscere le emozioni degli altri(empatia); creare un clima di serenità e di reciproco rispetto; imparare a discutere insieme, ad esprimere le proprie opinioni ad alta voce;favorire la conoscenza reciproca, la comunicazione e la cooperazione tra tutti i membri del gruppo classe; aumentare la vicinanza e risolvere i conflitti, attraverso l'analisi dei problemi e trovando insieme le possibili soluzioni,evitando così la necessità di
interventi autoritari da parte degli insegnanti.

Il ruolo dell'insegnante durante il circle time è quello di facilitatore, chiarendo il compito agli studenti, non giudicando, non criticando, ma stimolandoli ad interagire con gli altri, esprimendo senza timore i propri pensieri, ad ascoltare ciò che gli altri dicono senza interrompere.
L'insegnante, inoltre, deve osservare i rapporti all'interno del gruppo, stimolando le persone più timide e contenere quelle più aggressive, cercando di rendere tutti partecipi della discussione. Alla fine del circle time l'insegnante riassumerà quanto emerso in maniera obiettiva e senza dare giudizi personali.

domenica 15 dicembre 2013

"Il gioco della vita"-raccontandosi giocando...

Duccio Demetrio,accademico e scrittore italiano, autore di numerise opere di carattere pedagogico e non solo, ha pensato questo gioco,"Il gioco della vita", revisione del gioco dell'oca, per le persone adulte, con lo scopo di raccontare, attraverso la narrazione autobiografica, proprie esperienze personali rievocate dalle immagini e parole associate presenti in ogni casella.

Le regole del gioco prevedono che il numero ideale di giocatori sia 4-5 persone; il primo tiro di dadi serve per decidere l'ordine ; vince chi prima arriva alla casella 65 e così diventa il re/la regina, che può decidere quale sia stata la storia più bella. Inoltre ciascun giocatore può decidere di introdurre delle varianti.
Può essere, anche un buon espediente didattico da somministrare ai bambini al momento dell'accoglienza, raccontando agli altri proprie esperienze, conoscendo gli altri ma soprattutto se stessi!

lunedì 9 dicembre 2013

" Non c'è nessuna strada facile per la libertà"- l'improvvisa scomparsa di Nelson Mandela !

Giovedì 5 dicembre, in Africa, il leone e la gazzella, per la prima volta non corrono, ma piangono insieme!

E' venuto a mancare, all'età di 95 anni, il premio Nobel per la pace(1993) Nelson Mandela,uno dei leader del movimento anti-apartheid.
La sua liberazione, avvenuta nel 1990 dopo 27 anni di prigionia, e la sua successiva elezione a capo dello Stato decretarono la fine dell'apartheid,(letteralmente "separazione"),la politica di segregazione razziale istituita dal governo di etnìa bianca del Sudafrica nel dopoguerra e rimasta in vigore fino al 1993.
È un simbolo universale del trionfo sull'oppressione che ha ispirato le persone in tutto il mondo a lavorare per porre fine pacificamente all'intolleranza e all'ingiustizia. E' emerso come uno dei più grandi e umanitari statisti di questo secolo, riconosciuto in tutto il mondo per la sua dignità, la forza morale, e l'integrità.
 La sua lotta, lunga tutta la vita, per la libertà, la giustizia e l'uguaglianza garantisce la sua presenza nei libri di storia delle generazioni a venire.

venerdì 6 dicembre 2013

"Qualunque cosa capita alla Terra,presto capita all'uomo"...l'importanza del rispetto ambientale

"Non si vende la terra sulla quale camminiamo"- disse Cavallo Pazzo dopo che Nuvola Rossa,nel 1868,ebbe firmato il trattato col quale parte del territorio indiano veniva venduto agli Stati Uniti.

"Per il mio popolo la terra è sacra, l'amiamo come il neonato ama il battito del cuore della madre. Della terra facciamo parte ed essa è parte di noi: i fiori, il cervo, il cavallo, l'aquila, i fiumi, sono nostri fratelli; le rocce, i prati, l'uomo, tutti appartengono alla stessa famiglia.. Qualunque cosa capita agli animali, presto capita all'uomo; qualunque cosa  capita alla Terra, presto capita all'uomo..."




Riflessione sull'importanza dell'ambiente e della natura
e sulla sensibilizzazione per il loro rispetto!

martedì 3 dicembre 2013

"Se riesci a conservare il controllo quando tutti Intorno a te lo perdono".. Kipling al figlio

Con questa lettera, datata 1910, Rudyard Kipling cercò di insegnare al figlio a distinguere fra il bene e il male. "Se riesci a conservare il controllo quando tutti Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa; Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio; Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare, O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne, O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio, E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio; Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone; Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo; Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina E trattare allo stesso modo quei due impostori; Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante, E piegarti a ricostruirle con strumenti logori; Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite E rischiarle in un colpo solo a testa e croce, E perdere e ricominciare di nuovo dal principio E non dire una parola sulla perdita; Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti, E a tener duro quando in te non resta altro Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!". Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù, E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente, Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro, Se tutti contano per te, ma nessuno troppo; Se riesci a occupare il minuto inesorabile Dando valore a ogni minuto che passa, Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa, E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!"

Lettera di Lincoln agli insegnanti

"Caro professore, lei dovrà insegnare al mio ragazzo che non tutti gli uomini sono giusti, non tutti dicono la verità; ma la prego di dirgli pure che per ogni malvagio c’è un eroe, per ogni egoista c’è un leader generoso. Gli insegni, per favore, che per ogni nemico ci sarà anche un amico e che vale molto più una moneta guadagnata con il lavoro che una moneta trovata. Gli insegni a perdere, ma anche a saper godere della vittoria, lo allontani dall’invidia e gli faccia riconoscere l’allegria profonda di un sorriso silenzioso. Lo lasci meravigliare del contenuto dei suoi libri, ma anche distrarsi con gli uccelli nel cielo, i fiori nei campi, le colline e le valli. Nel gioco con gli amici, gli spieghi che è meglio una sconfitta onorevole di una vergognosa vittoria, gli insegni a credere in se stesso, anche se si ritrova solo contro tutti. Gli insegni ad essere gentile con i gentili e duro con i duri e a non accettare le cose solamente perché le hanno accettate anche gli altri. Gli insegni ad ascoltare tutti ma, nel momento della verità, a decidere da solo. Gli insegni a ridere quando è triste e gli spieghi che qualche volta anche i veri uomini piangono. Gli insegni ad ignorare le folle che chiedono sangue e a combattere anche da solo contro tutti, quando è convinto di aver ragione. Lo tratti bene, ma non da bambino, perché solo con il fuoco si tempera l’acciaio. Gli faccia conoscere il coraggio di essere impaziente e la pazienza di essere coraggioso. Gli trasmetta una fede sublime nel Creatore ed anche in se stesso, perché solo così può avere fiducia negli uomini. So che le chiedo molto, ma veda cosa può fare, caro maestro". (ABRAHAM LINCOLN)

domenica 1 dicembre 2013

La casa dei bambini montessoriana: un laboratorio didattico per i bambini!


È merito della Montessori, prima donna in Italia a esercitare la professione medica, se esiste una pedagogia italiana nel mondo e la Casa dei bambini,da lei aperta il 6 gennaio del 1907 nel quartiere di San Lorenzo,a Roma,diviene un modello originale di scuola dell’infanzia destinato ad affermarsi in tutto il mondo. Il metodo montessoriano dell’educazione prescolastica poggia su tre elementi fondamentali: l’ambiente speciale della “casa”, costruita su misura dei bambini, il materiale scientifico e la maestra umile. La scelta della dominazione Casa dei Bambini è usata perché il termine casa rimanda all’ambiente molto simile a quello di vita dei bambini; ma è una casa speciale, perché è dei bambini,affinchè la possano sentire loro, costruita su misura delle loro possibilità attive e dei loro bisogni. Inoltre l’intero arredamento della casa è proporzionato all’età del bambino, in modo tale da non inibire le iniziative e le attività e crei le condizioni per una vita pratica affettiva e per una gestione delle esperienze comuni affidata all’ autonomia dei singoli e alla loro cooperazione. Per quanto riguarda il materiale di sviluppo è costruito sul principio dell’isolamento di un’unica qualità, soddisfando il bisogno di ordine e di lavoro dei bambini, e nello stesso tempo possano operare in autonomia, in quanto la costruzione del materiale didattico prevede che esso contenga il controllo dell’errore . Infine l’educatrice richiede un atteggiamento di grande umiltà, di rispetto per il progressivo dispiegarsi dello sviluppo infantile e di rigorosa registrazione dei comportamenti che si manifestano sotto i suoi occhi.