Il ruolo che le interazioni fra pari hanno mostrato i
ricoprire all’interno dei processi di insegnamento-apprendimento,a livello emotivo-affettivo e sociale, trova
una sua applicazione nella peer education,
modello educativo sviluppatosi negli Stati Uniti negli anni sessanta e settanta.
Sfruttando l’influenza normativa e informativa promuove
progetti di prevenzione e di educazione alla
salute. Nella peer education è prevista
la selezione di soggetti che hanno una forte influenza normativa, in virtù del loro
status di leader, seguita da un training che li metta in grado di esercitare anche
l’influenza informativa. Al livello puro della peer education, in cui sono gli
adulti i protagonisti delle fasi di
attivazione, formazione e progettazione degli interventi preventivi, si sono
andati sostituendo, soprattutto in Italia, modelli misti, come l’empowered peer educaton, che coinvolge fin dall’inizio
del progetto i ragazzi, mentre gli adulti mantengono il ruolo di accompagnatori
e formatori delle competenze necessarie.
Il gruppo viene visto come sede e risorsa primaria dei processi
di apprendimento, in un’ottica socio-costruttivista e culturale. La empowered
peer education ha l’obiettivo di
sviluppare solo quelli della promozione delle risorse individuali che emergono
attraverso le interazioni di gruppo, del sostegno alle intelligenze personali,
all’intelligenza emotiva e al senso di autoefficacia degli adolescenti, con l’idea
che essi stessi possano diventare i più efficaci promotori del benessere interno
al gruppo di appartenenza.
Fonte: Pellai,
Rinaldin,Tamboini (2002, p.87)
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